Second e ultima parte dello studio di Guido Araldo sulla figura di Bonifacio del Vasto e sulla storia della Marca Aleramica. La prima parte è stata pubblicata il 28 febbraio.
Guido Araldo
La frantumazione del Vasto. Storia della Marca Aleramica (2)
Ai tempi di Bonifacio il Vasto non costituiva un’omogeneità politica, poiché al suo interno s’insinuavano i possedimenti dei vescovi - conti di Asti, Albenga, Ventimiglia, Acqui e Alba.
A quel tempo il fiume Stura segnava il confine tra le diocesi di Torino e di Asti, e quel confine divideva anche la Liguria Occidentale dalla Lombardia Occidentale (il futuro Piemonte).
Malgrado questa frammentazione era una realtà sostanzialmente unitaria, che rapidamente andò frantumandosi per i seguenti motivi:
la divisione della Marca del Vasto tra i numerosi figli di Bonifacio;
la nascita di liberi Comuni: per primo Savona (1179), poi Noli e Cuneo (1198), quindi Mondovì, Savigliano, Demonte, Fossano e Cherasco (1243)…
le continue divisioni della Marca del Carretto, di successione in successione. I nipoti di Enrico il Guercio: Enrico II e Ottone, si divisero il marchesato di Savona sul finire del XII secolo in due grandi strisce. Il primo si aggiudicò una vasta mezzaluna extended to the sea from the hills of Barolo Finale through Bormida Val di Ponente, the second reserve a slice as large: from Cortemilia Albissola through Bormida Val di Levante. A division based on total control of the major roads leading into the sea: the streets Marenco. Subsequently, 21 October 1268, the grandchildren of Henry II were divided in the paternal inheritance of Terzieri Final Millesimo and Novello;
the creation of new feudal reality, as the county of Tenda, who began to exercise control over the Maritime Alps in the second half of the thirteenth century.
Tent
Bonifacio morì nell’anno 1130 e la grande marca del Vasto fu divisa tra i suoi numerosi figli.
Già nel testamento rogato dal notaio Lanfranco nel castello di Loreto il 5 novembre 1125 davanti a ventinove testimoni, il grande marchese designava quali eredi e successori i figli, con la sola esclusione del primogenito che portava il suo stesso nome, marchese d’Incisa, poiché gli si era ribellato.
La spartizione vera e propria avvenne diciassette anni dopo, a Savona, per opera del notaio imperiale Ubercione: il giorno di San Giovanni d’Inverno.
Manfredo divenne marchese di Saluzzo, capostipite di quel glorioso marchesato, tra i più prestigiosi d’Italia, che durò cinquecento anni.
Henry, known as the Guercio, who was minister of the Emperor Barbarossa, Savona obtained with the surrounding territories, including the Langhe. As a result, lost Savona in 1179, assumed the title of Marquis of Carretto and became head of a glorious and prolific offspring, who reigned for a long time on the Finale and the Langhe. Some descendants of Henry the Guercio managed to maintain their independence marquisates until the beginning of the eighteenth century: the peaceful Utrecht and Vienna.
William became Marquis of Busca, with vast holdings in the valley between Carmarthen and ditches. Ceva Anselmo
ladies, with the valleys Tanaro, Mongia and Casotto. Brass
Boverio Earl of Loreto (the county that stretched sulle fertili e salubri colline attorno a Costigliole d’Asti, ricche di vigneti e campi di grano).
Bonifacio, il primogenito rinnegato, nonostante l’interdizione paterna ottenne Cortemilia e il controllo delle colline circostanti, soprattutto a settentrione, verso il Monferrato.
Ugo divenne marchese di Clavesana. Il suo marchesato si estendeva sulle “terre ianuensi”, un tempo note come la Gianide per il culto del dio Giano che le caratterizzava e che attribuì il nome del dio a molti paesi della zona.
A loro volta le figlie di Bonifacio del Vasto, Adelasia e Sibilia, sposarono importanti personaggi.
Basti ricordare che Adelasia andò in sposa al normanno Ruggero I, re di Sicilia, e fu madre di re Ruggero II; e in seguito sposò in seconde nozze Baldovino I, diventando regina di Gerusalemme.
Nelle lotte tra i comuni lombardi e l’imperatore Federico Barbarossa, signore del Sacro Romano Impero, vi furono sicuramente comportamenti incerti: se Enrico il Guercio si schierò decisamente a fianco dell’imperatore con tutti i fratelli; molte realtà locali, a cominciare da Cuneo e Mondovì, sostennero la fiera resistenza delle istituzioni comunali, che si sentivano sempre più libere.
L’arco temporale che include i secoli XII e XIII fu caratterizzato da diversi fattori positivi, soprattutto in Alta Italia:
a) una notevole dinamica demografica;
b) il miglioramento delle tecniche agricole;
c) the commercial and cultural enrichment brought by the Crusades;
d) the weakening of religious strife, exploded in mid-eleventh century by the Milanese Patari and especially the Cathars, who wanted a return to original Christianity, which is characterized by holiness and poverty, hostile to the ecclesiastical authority accused of simony and nicolaismo1
e) The streets made safe from the progressive affirmation of the Orders of Chivalry, with their businesses, jobs, "hospital holiday" ... And 'This is the golden period of great Templar expansion in Europe, as attested by the construction of Gothic cathedrals and impressive features un’esplosione di commerci e pellegrinaggi.
Negli anni caratterizzati dall’affermazione della Lega Lombarda e dall’esaltazione dello spirito comunale, giungeva a complemento la secolare evoluzione che ripristinava l’importanza della città, dopo la lunga parentesi della ruralità.
Quasi che l’enorme pendolo della storia, spostatosi verso le campagne sotto la spinta delle invasioni barbariche, tornasse verso le città come ai tempi fulgidi dell’impero romano e delle polies greche.
Savona, il Brandale
Le istituzioni feudali, tendenzialmente ghibelline, centrate sul possesso della terra, dominated by the presence of the castle, retreated in the face of expected growth of urban institutions: mainly Guelph, aggregated around the square, focused on businesses.
alongside the historic city, the striking common: Vercelli, Asti, Milan, Pavia, Cremona, Piacenza were emerging new realities ... municipalities, as Cuneo, Savigliano, Mondovi, and Alexandria, on the seashore, and Noli Savona
... It was stated Moreover, the tendency towards "villefranche" fortified villages protected by the municipalities that grant exemptions to those who build a house. Authentic poly aggregators of peasants fleeing from heavy feudal bonds and levies. A season
of continuous conflict between city and countryside, the latter understood as a separate feud that ended up undermining the very institution in the great imperial area Tuscany - Lombard.
beginning of the fourteenth century the lands at the foot of the mountains, which corresponds to the southwest of the province of Cuneo, Angevin and expansionism were concerned there exist in the sphere of influence in Provence. A domain connected with the kingdom of Naples, as the counts of Provence were able to capture that great realm with Charles of Anjou, supported by papal favor. A rule that lasted for more than fifty years, up to the queen (the famous Reyno Jano). E sarà proprio Giovanna a cedere il nucleo originario del Piemonte (Cuneo e Mondovì) ai conti di Savoia, più precisamente al Conte Verde, in cambio del suo aiuto per la riconquista del trono di Napoli.
Allo stesso modo, in cambio del denaro necessario per quell’impresa, la regina Giovanna vendette al papa la città di Avignone, all’estremità opposta dei suoi domini provenzali, con notevoli conseguenze storiche.
Guido Araldo è nato a Saliceto, vive a Cuneo. Autore di 44 opere fra romanzi e saggi storici, alcuni dei quali apparsi in Francia a cura delle edizioni Harmattan di Parigi. Nel 2000 ha vinto il primo premio del concorso letterario “Galeotto the cart "with the book Prèscricia, the Stone inscription. His books are found in the online catalog Feltrinelli. For more detailed information please consult the website Editoriale L'Espresso "ilmiolibro.it.
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